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Il Palio di Siena

Il Palio di Siena è una competizione fra le Contrade della città. Si tratta di una tradizione antichissima, nella forma di una giostra equestre di origine medievale.

Le prime tracce di un evento vagamente somigliante al Palio risalgono addirittura al XII secolo. Tutt’oggi, è una delle manifestazioni più sentite e partecipate in tutta Italia.


Come si svolge il Palio

 

Contrade su 17 corrono il Palio del 2 luglio. Alle sette che non hanno corso il Palio a luglio dell’anno precedente, se ne aggiungono tre sorteggiate tra le dieci che hanno partecipato.

Le 10 Contrade prendono parte al Palio con un cavallo, assegnato loro per estrazione a sorte da una rosa di equini selezionati tra quelli fisicamente idonei per la competizione.

Il giorno del Palio, prima dell’inizio della corsa, la tradizionale parata di autorità, cavalieri e contradaioli -tutti rigorosamente vestiti in tradizionali costumi d’epoca- attraversa le strade del centro storico di Siena. Durante la sfilata ogni contrada sfoggia i suoi vessilli, i suoi stendardi e i suoi colori d’appartenenza.

La corsa finisce dopo tre giri di Piazza del Campo (circa 1000 metri). A vincere ufficialmente è il cavallo, poiché esso può anche tagliare il traguardo senza il fantino. Per la contrada vincitrice sono riservati gli onori della città e una “Cena della Vittoria”, tra settembre e ottobre.

Alla fine della corsa, tutte le Contrade si ritrovano per celebrare la grande giornata fino a tarda notte. 
 

Le origini dell’evento e Il Palio alla Lunga

 

La primissima forma di Palio risale al 1100, quando la competizione chiamata “Palio alla Lunga” prevedeva l’attraversamento delle vie della città, fino al raggiungimento del Duomo Vecchio.

Dal XIII secolo, la manifestazione fu dedicata a Santa Maria Assunta, regina e patrona della città. Il Palio cominciò quindi a far parte delle celebrazioni della santa, insieme all’offerta dei ceri e dei censi alla Madonna. Al vincitore spettava il “pallium”, un drappo di stoffa preziosa decorata. Proprio il nome del premio ha ispirato la parola “Palio”.

All’epoca solo i nobili partecipavano alla corsa. Con la nascita delle Contrade si cominciò ad organizzare un tipo di spettacolo diverso, più popolare e quindi aperto anche alle fasce meno abbienti della popolazione.

La svolta verso una concezione moderna del Palio arriva sul finire del Cinquecento, quando fanno la  comparsa i giochi rionali. Grazie a quest'ultimi si rafforza l’identità delle singole Contrade, che diverranno d’ora in avanti i cuori pulsanti della manifestazione.

Risalgono al 1450 circa le associazioni di rappresentanza delle varie contrade. Grazie al loro contributo il Palio comincia ad assumere le sue caratteristiche più peculiari: dalla preparazione all’evento alla decisione di corrispondere ogni singolo corridore con la contrada di appartenenza, la corsa assume i connotati che oggi conosciamo.

Attualmente le contrade di Siena sono diciassette: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone. Dal 1644 l’evento si svolge occasionalmente fino al 2 luglio 1656 quando, per la prima volta, la competizione coincide con le celebrazioni della Madonna di Provenzano. Da allora la gara si tiene regolarmente nelle stesse date.

Una delle particolarità del Palio, che lo distingue dalle competizioni analoghe, è la partenza. A ciascun fantino infatti, è concesso avvantaggiarsi sugli altri concorrenti facendo leva su ogni mezzo, anche ostacolando gli avversari. La fase di inizio è detta “mossa” e la sua durata è a discrezione del mossiere, che stabilisce a piacimento l’inizio della gara.

Vince il fantino che per primo conclude i tre giri di Piazza del Campo, inaugurando così gli affascinanti e coinvolgenti festeggiamenti finali, con i membri della contrada vincitrice che invadono gioiosamente il Campo e accompagnano il fantino a ritirare il Palio.

 

Le date del Palio

 

La “carriera”, come viene tradizionalmente chiamata la corsa, si svolge normalmente due volte l’anno: il 2 luglio, quando va in scena il Palio in onore della Madonna di Provenzano (festa della Visitazione nella forma straordinaria), e il 16 agosto, quando i fantini salgono in sella ai cavalli in onore della Madonna Assunta.

Entrambe le manifestazioni sono ufficialmente riconosciute dalla città di Siena e si svolgono circa nello stesso modo. L’unica differenza è il rito della vigilia. Nell’evento di agosto infatti, l’organizzazione prevede una processione con offerta del cero in Duomo al posto del corteo delle autorità.

Le celebrazioni in occasione del Palio iniziano già dal mese di giugno, con la presentazione dei cavalli e il loro abbinamento alla Contrada, gli addestramenti e la benedizione di destrieri e fantini.

La città di Siena è facilmente raggiungibile da San Gimignano e dal Casolare Le Terre Rosse. Soggiorna nei mesi estivi presso il nostro country hotel e vivi in prima persona tutte le manifestazioni folcloristiche legate al Palio e alle sue tradizioni.

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